E’ arrivato il momento di confrontarsi finalmente con un gioco AAA, per quanto questo significhi.
Nell’analizzare GTA IV non credo sia utile (in senso globale) parlare del gioco in quanto tale, bensì in quanto opera rappresentante uno spaccato di America e più in generale di mondo occidentale, quello nel quale uccidere degli stranieri innocenti solo perché possibili terroristi è giustificabile in nome della sicurezza del paese.
GTA IV, tramite le sue vicende e il suo mondo di gioco, affronta l’argomento con tanta disinvoltura e tanta satira. A partire dalle caratteristiche del protagonista, Niko Bellic, un immigrato russo dal passato tormentato da vicende riguardanti la guerra. La trama del gioco (classica comunque per un GTA) è solo una delle numerose entità caratterizzanti di quella che è un’opera innanzitutto politica, atta a prendere per il culo le ideologie repubblicane.
Tenuto conto di ciò la recensione deve procedere su due piani, uno riferito all’opera politica (quello che avrebbe più senso) e uno riferito al lato tecnico, quello che viene affrontato nella stragrande maggioranza delle volte.
Con i suoi elementi provocatori e ironici presenti praticamente ovunque (nelle radio, nelle tv, negli spettacoli…) GTA IV fornisce un’interpretazione dell’attuale situazione negli USA. Non essendo in grado di fare un discorso che vada oltre ciò che ho visto all’interno del gioco, mi limito a dire che a mio parere si è di fronte a un capolavoro in tal senso.
D’altra parte, essendo questa una recensione di un gioco, tocca confrontarsi con i soliti aspetti, nonostante il gioco vada ben oltre.
Iniziamo quindi a parlare del comparto tecnico, quindi audio e grafica.
Va detto che Liberty City, ispirata a New York, è stata realizzata alla grande. I passi in avanti rispetto ai precedenti GTA sono molteplici e l’interazione con il mondo di gioco è di altissimo livello. E’ infatti possibile vedere una popolazione sempre in movimento e tutta una serie di animazioni nuove che danno vita alla città. In tal senso vengono in aiuto i giochi di luce e l’audio, tipico delle grandi metropolitane ma molto curato. Ad esempio, se si guida una moto potente è possibile, quando si attraversa un tunnel, sentire il tipico rimbombo, che dà una sensazione di “wow che figata!”. Ottima la realizzazione dei mezzi, ogni auto ha una sua identità e quindi non si avrà a che fare, ad esempio, con due camion uguali ma con il solo nome diverso.
Parlando della trama… beh, è il tipico GTA. Ci sono i soliti malavitosi di ogni razza, ma le missioni son ben equilibrate e difficilmente noiose, e tutte agiscono in virtù del discorso iniziale sulla questione politica. Quindi si affrontano missioni anche assurde, come ad esempio trasportare un cadavere al fine di fargli rubare gli organi, alla fine della quale Niko Bellic dice a un dottore che l’uomo è morto per cause naturali, essendo una pallottola in testa la causa di morte più naturale a Liberty City.
In grande aiuto abbiamo il telefono, peculiarità nuova (per come è stata realizzata visto che esisteva già in San Andreas) e interessantissima, capace di fornire numerosi canali di interazione con le varie persone con le quali si entra in contatto. E’ quindi possibile sviluppare dei veri e propri rapporti con gli altri che si concretizzano in sbronze al bar o nella visione di divertenti spettacoli (anche questi realizzati con grandi cura e sempre in virtù del discorso politico). Aggiungete a ciò le missioni secondarie e avrete a che fare con un gioco con una longevità a dir poco grandiosa.
Concludendo, consiglio a tutti di provare GTA IV almeno una volta. Tanto basta a restarci incollati e a godersi quello che a mio parere è il miglior GTA di sempre (non considerando il quinto al quale non ho ancora giocato) sia per il divertimento che offre sia per la coscienza critica che è in grado di offrire.
Voto: 9,5/10